Io bevo molto normalmente, figuratevi quando vado in bicicletta…. E non sopporto bere acqua calda. Non è solamente una mia mania, il fisico quando è sotto sforzo, ed ancor di più con le alte temperature, assorbe meglio e più velocemente liquidi, se questi sono freschi. Non dobbiamo avere a disposizione dell’acqua ghiacciata, che potrebbe addirittura avere delle controindicazioni e va anche detto che, seppure il concetto di “Fresca” è sicuramente molto soggettivo, va ben evidenziato che un differenziale anche di pochi gradi, fa cambiare fortemente il nostro percepito, da calda a fresca…
Da circa un anno utilizzo una borraccia termica: la tecnologia con la quale è realizzata non è particolarmente complicata. Stiamo parlano della Polar Bottle (made in USA) costruita con una doppia parete in LDPE (polietilene a bassa densità) dentro il quale è stato inserito un foglio alluminato con funzione di isolamento termico. In realtà, mi sembra un foglio di alluminio, ma non riesco a darvi maggiori informazioni su questo, perdonatemi l’inesattezza. Il tappo è di tipo standard, non presenta isolamento.
Comunque, tecnologia a parte, la domanda che da un po’ mi girava in testa era: “ma l’acqua è veramente mantenuta più fresca, od è solo il mio desiderio di percepirla tale?” In pratica, funziona l’isolamento o no?
E così in maniera assolutamente empirica e non scientifica, sono partito con un esperimento Home Made.
Pomeriggio ore 18.00, terrazzo, tavolino: a confronto la nostra Polar Bottle contro una classicissima borraccia sempre il LDPE, ma non isolata. Diciamolo subito, le condizioni riprodotte non sono esattamente quelle di una uscita in bicicletta, ad esempio non abbiamo l’effetto del vento che ha sicuramente una incidenza notevole… ma mi son detto, se l’isolamento funziona, qualcosa si dovrà ben vedere! Perché per far caldo, fa caldo!
Ed allora andiamo a vedere i risultato in una carrellata di fotografie:
Pronti via: in tutte le fotografie, la borraccia di SX è la Polar Bottle isolata. Quella gialla è la borraccia Standard. Per entrambe si parte con acqua a 4° C.
Dopo 15 min. la differenza fra le due è di solo 1° C. Le borracce sono al sole, ma è il sole delle 18.00 anche se comunque, ricordiamolo, ci sono quasi 30° C ambientali.
Sono passati 30 minuti ed il delta di gradiente fra le due incomincia ad ampliarsi. 12° per la Polar, 17° per la Standard
Dopo 1h abbiamo lo stesso gradiente di temperatura osservato ai 30 min. Ovviamente Polar mantiene meglio il fresco. Da far notare anche, che al palato, fra 17 ed i 22 gradi, il percepito è veramente notevole.
Dopo altri 30 minuti per un totale di un’ora e mezza, Polar Bottle mantiene ancora il vantaggio.
Sono passate 2 ore ed il sole è tramontato. Fa ancora molto caldo. Polare Bottle ancora in vantaggio. Se è estate e state pedalando al caldo, mi auguro che la vostra borraccia sia già vuota…
La prova è terminata e direi con ottimo successo, per la nostra borraccia termica. Vi attendevate risultati migliori? Penso che in condizioni di utilizzo “ciclistico”, in realtà l’effetto del vento, porti ad un riscaldamento molto più veloce per le borracce standard rispetto alla termica, la quale quindi, si trova ad esaltare le sue caratteristiche. Non ne ho le prove, stiamo parlando di sensazioni, ma qualche miglio di km di utilizzo, me lo fa credere con ragionevole certezza…
Concludendo: Polar Bottle tutta la vita!
JT jt@cyclist4passion.com