Sarà che incomincio ad avere qualche capello bianco, sarà che la beata incoscienza adolescenziale oramai mi ha abbandonato, sarà che per anni ho fatto sport in cui prevenire e mettersi in sicurezza era la prima cosa da imparare, ma ancor di più oggi sono sempre di più attento e sensibile ad aspetti legati alla “salvaguardia” della mia salute… Saggezza? Boh, dubito. Ma tant’è.
Comunque, surfando fra i vari siti esteri di ciclismo, mi sono imbattuto in una sponsorizzazione di un prodotto, a mio avviso tanto semplice, quanto efficace. Un braccialetto personalizzabile, che contiene i vostri dati di riconoscimento, i contatti dei vostri cari ed eventuali patologie da segnalare.
Ora, si certo, esistono metodi sicuramente più “avanzati”: ad esempio chiavi usb indossabili con tutta la vostra cartella clinica… ma diciamocelo, a volte le cose semplici sono anche le più efficaci. Mi sono detto che se dovessi cadere e farmi male al punto da perdere coscienza, l’unica cosa che vorrei che facessero immediatamente è avvisare mia moglie. La cartella clinica, la potrà sempre portare lei….
Incuriosito quindi, sono partito all’esplorazione di questo prodotto, che prende il nome di Road ID ed attraverso un sito semplice, ma ben costruito, in pochi minuti ho personalizzato il mio braccialetto, per tipologia, contenuto, colore e tipo di chiusura. CLICK! Pagato.
L’assistenza di Road ID (stiamo parlando di una società americana) in pochi minuti mi ha contattato via mail, per assicurarsi che alcune delle opzioni scelte fossero realmente di mio gradimento, evitando così errori di incisione, ed ad un mio ok definitivo l’ordine è stato confermato. Questo si che è un vero Customers Service!
Il pacco è arrivato nei tempi previsti all’aeroporto di Milano. Poco più di una settimana. Più lungo è stato lo sdoganamento, coinciso con la settimana di ferragosto.. Insomma in 20 giorni circa il pacco era nelle mie mani. Ma ripeto, il periodo estivo ha fatto la sua parte, nel rallentare le operazioni.
Il pacco è una piccola opera d’arte. C’è poco da fare, gli americani potrebbero vendere ghiaccioli al polo nord… Busta personalizzata, depliant che spiegano la storia del progetto e del prodotto, la signorina Linda mi avvisa che il pacchetto è stato da lei confezionato, se qualcosa non va bene, posso scrivergli… ed infine la una scatola in metallo, che contiene il braccialetto.




Il tutto per 24 $ più 11 euro di spese di sdoganamento. Tanto? Poco? Tanto per un braccialetto di plastica. Ma con ottime finiture, una chiusura a clips ben realizzata, che contiene delle informazioni che potrebbero essere vitali e che arriva dall’altra parte del mondo. Quindi per me, alla fine, costa poco. Poi come sempre è tutto relativo. Io ho ritenuto anche di investire su un ciclo computer, che permetta di far conoscere la mia posizione, alla mia famiglia, quando sono a praticare il mio sport preferito. Forse ho un po’ una fissa. Ma di certo non sto sbagliando…
Inutile negare che il ciclismo è uno sport che presenta dei rischi: ci muoviamo su strade sempre più congestionate e circondati da “piloti”, che hanno scarsa sensibilità della nostra vulnerabilità e che spesso, sempre più spesso, nutrono anche una dichiarata e manifesta intolleranza nei nostri confronti. Un braccialetto non è certo uno scudo od un casco, ma se soffrite di qualche patologia od una semplice allergia, questa potrebbe essere una buona soluzione per mettervi al riparo.
Enjoy it
JT jt@cyclist4passion.com